Controsoffitto in legno con doghe impiallacciate a doppia curvatura… leggi il nostro Sneak Peek

Controsoffitto in legno: cosa sono le “branchie”? Prosegue il nostro resoconto da uno dei cantieri più prestigiosi su cui stiamo operando in questo periodo. Non riveleremo ancora il nome dell’esclusivo Hotel di Roma ma, anche questa volta, vi offriremo una breve visita guidata che riguarderà la realizzazione di un particolare elemento del controsoffitto. Stiamo parlando, infatti, delle doghe impiallacciate a doppia curvatura in torsione che abbiamo chiamato, per via del loro caratteristico aspetto: le “branchie”.

 

Nel primo Sneak peek, che è possibile recuperare nel link in calce, avevamo raccontato gli allestimenti degli spazi comuni dell’hotel. Ci eravamo concentrati, nello specifico, sulla boutique. In questo spazio abbiamo realizzato una impiallacciatura in ebano di pannelli in doppia curvatura dalle grandi dimensioni.

Oggi vi mostreremo un altro ambiente dell’hotel su cui siamo intervenuti…

Allestimento Bar Ristorante Hotel

In questo ambiente è presente un controsoffitto con medesime finiture in ebano e medesime forme curve. Gli elementi comuni con la boutique, però, non finiscono qui. Anche nel bar ristorante, infatti, è riscontrabile una commistione di elementi “pieni” e “vuoti”. E proprio questa alternanza di forme ci ha portato a denominare tali elementi, “branchie”, per via della loro somiglianza con gli organi di respirazione presenti in diversi animali, sia acquatici che terrestri.

Il controsoffitto in legno e le “branchie”

Come è possibile vedere dalle immagini, il controsoffitto ingloba le colonne presenti nel ristorante e le “riveste”.

Il passaggio da soffitto a controsoffitto è armonico e presenta continuità di finitura e di superficie. Gli elementi di connessione con l’area della boutique proseguono poiché, anche in questo ambiente, sono presenti elementi di grandi dimensioni.

IL CONTROSOFFITTO SI COMPONE di pannelli dalla caratteristica forma romboidale che mostrano la presenza di “branchie” con l’alternanza di spazi pieni e vuoti e che raggiungono anche i 4 metri di lunghezza.

Cosa sono le “branchie”? Doghe impiallacciate a doppia curvatura in torsione…

L’elemento interessante da segnalare a livello progettuale è lo studio del nostro team che ha individuato un metodo per rendere possibile la realizzazione di doghe impiallacciate a doppia curvatura in torsione, denominate, appunto, “branchie”.

OGNI BRANCHIA è composta da 16 doghe di diversa dimensione e andamento.

Ciò vuol dire che si è reso necessaria sia a livello progettuale che realizzativo, ideare e creare 16 differenti dime per poter accogliere tutte le doghe.

Al fine di raggiungere lo spessore della doga di circa 2 cm , il nostro team ha utilizzato pannelli in MDF (Medium Density Fibreboard, ovvero pannelli di fibre a media densità) a cui  è stato poi “impiallacciato” l’ebano. Sono questi, infatti, pannelli con una elevata compattezza, che si rivelano particolarmente adatti a impieghi di questa natura.

Ecco il processo di produzione delle “branchie”

Il nostro team ha dunque realizzato le doghe seguendo questo iter produttivo:

  • PANTOGRAFATURA e realizzazione dime
  • PANTOGRAFATURA delle doghe
  • TORSIONE delle doghe sulle dime
  • IMPIALLACCIATURA con l’ebano
  • RETTIFICA e bordatura della doga

A questo punto della lavorazione si ottiene una doga definita “grezza” che veniva sottoposta prima a una rettifica su tutti i bordi e, successivamente,  a una nuova bordatura.

A seguire, la doga “grezza” viene verniciata e, infine, subisce un assemblaggio dell’elemento “branchia”:

  • VERNICIATURA della doga
  • ASSEMBLAGGIO elemento “branchia”

La chiave di volta del controsoffitto in legno? La scomposizione parametrica

Anche per questo progetto, la scomposizione di un elemento complesso in più elementi è stata la soluzione progettuale vincente. Come già illustrato nel precedente Sneak Peek che è possibile recuperare seguendo il link in fondo, l’approccio parametrico seguito dal nostro team ha previsto:

  1. SCOMPOSIZIONE DELLA FORMA COMPLESSA in una forma interpretabile. La scomposizione avviene tramite modellazione algoritmica costruttiva attraverso cui vengono costruiti gli elementi che successivamente formeranno la superficie di progetto.
  2. REALIZZAZIONE DIGITALE composta dal flusso di lavoro. In questa fase i dati digitali del progetto parametrico guidano direttamente la macchina a controllo numerico che, in questo caso è un pantografo.

 

Sei ti è piaciuto questo approfondimento…

Leggi il nostro primo Sneak Peek dedicato all’esclusivo Hotel di Roma

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